Ugo Lobosco (Album)

– Un sana porcelli

– Dieci scarpari

– Sei solachianella

– Due fattucchiere

– Ventiquattro possidenti

– Dieci senza beni e senza mestieri

– Tre homini liberi

– Quattro stroppi

– Cinque malati di podagra

– Tre ciechi

– Due di mala salute
– Quattro con febbre palustre.

Alla T. Tasso di Sala Consilina andò in eredità la Fondazione di Ugo Lo Bosco accolta dall’allora presidente Michele Calandriello. Sotto una foto dell’autore e le copertine di due suoi libri.
(Pas Salluzzi)

Delegacia Especializada de Estrangeiros – Passaporto
(Fernando Pepe)

Dai ricordi salesi di Ugo Lo Bosco.
(Angelo R. Donadio)

“Uomini e Fatti del nostro meridione”.
(Fernando Pepe)

La cosa più intensa che ricordo sono i racconti delle loro incursioni notturne insieme ad altri giovani di Sala Consilina nel Pantano di notte per sabotare, arrecando danno, con ogni mezzo a loro disposizione, al funzionamento delle “cicogne” (loro le chiamavano così) dell’aviazione tedesca, utilizzate a quel tempo per i dispacci da trasportare ove le linee telefoniche non lo permettevano o per trasportare la posta dei tedeschi schierati nei vari fronti, a valle di Sala Consilina vi era una rudimentale pista di atterraggio per questi mezzi leggeri. Credo di non sbagliare la sua casa era a Via Irno, nei pressi del sottopasso e molto vicino alla vecchia mensa universitaria di Salerno sotto allo stadio Vestuti.
(Walter Mormile)