By Rocco Panetta
Oggi giro sulla ex ferrovia Sicignano-Lagonegro con fotoracconto.
Ovunque abbandono e squallore!
A Padula, la splendida Certosa è a 2 Km dalla cadente stazione…
A Lagonegro due stazioni, quella FS e quella delle ex Calabro- Lucane intatte e abbandonate, costituiscono un esempio raro di ingegneria ferroviaria attorno ad un borgo.
Chi ha causato questo abbandono?
O le mode dei tempi, il treno come mezzo vetusto, o la politica o più tardi i tagli dei tecnici dell’austerità?
Le ferrovie hanno perso la capillarità di giungere in ogni Comune, ma le aree interne rivivono solo restituendo loro le infrastrutture tagliate in modo miope.
Che le prossime giovani generazioni si ribellino davvero a tanta decadenza e ricostruiscano, senza brutture e colate di cemento o stazioni “di plastica”, queste opere meravigliose che sono un tutt’uno col nostro Paesaggio.
(Luigi Francesco Cantamessa Armati)


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Commento di Rocco Panetta:
Caro ingegnere combatto per la riapertura di questa linea dal 1994, penso che sia il triste record italiano. Lei oggi ha visto solo una parte degli scempi, a Sala Consilina l’amministrazione Comunale ha riaperto il passaggio a livello Chiuso nel 1984 e ricoperto d’asfalto il binario ed RFI non ha effettuato il ripristino dei luoghi, con spese in danno del Comune, nonostante una sentenza del Tribunale di Lagonegro di 3 ANNI fa, con sospensione al traffico ferroviario della linea avvenuto il 1 Aprile 1987, data da cui si perpetua il Servizio Sostitutivo con autobus di Trenitalia,. Di seguito l’ultimo appello al Ministro per riaprire una prima tratta funzionale della linea. Siamo sicuri che ci darà una mano, quale Comitato riattivazione ferrovia Sicignano – Lagonegro. Ora o mai più.