- Elvira Andinolfi
- Pietro Frezzella Foto 2
- Fam Frezzella Foto 3
- Elvira Andinolfi (Pietro)
- Elvira Andinolfi
La foto di mio suocero Carlo Frezzella prof di disegno alle scuole medie.
(Elvira Andinolfi)
Conosciuto già anziano ma mio prof di disegno alle medie! Un grandissimo e piacevole prof.
(Antonio Zaccagnino)
Ho ricordi bellissimi del prof. Frezzella e di sua moglie la signora Angelina.Siamo stati vicini di casa per qualche anno, il loro giardino era a confine col nostro cortile, il professore un giorno mi mostrò un caleidoscopio e mi invitó a guardarci dentro, fu una meraviglia. La signora Angelina ci mostrava la grande e bella casa, con la cucina in muratura, le panche di legno, la botola che scendeva in cantina, l’orologio a cucù e, somma bellezza, i due scugnizzi napoletani che giocano a carte, una statuetta credo di fattura abbastanza remota, a cui avevano dedicato una nicchia nel corridoio… Due persone perbene che ricordo con gratitudine.
(Filomena Di Maio)
Per me non è un ricordo, è ancora una presenza perché fingeva di non vedere i miei disastri e mostrava di apprezzare quel poco che si salvava di un disegno: la delicatezza dei colori, il soggetto, il significato nascosto. Gli volli subito bene e lui a me ma siccome era un prof. onesto non andai mai oltre un misero 6.
(Pas Salluzzi)
Il caro professore e la dolce moglie Angelina erano amici intimi di mia zia Anita Gallo Marrone. Quanti pomeriggi d’estate ho trascorso con loro nel vederli giocare a carte (con Matilde Cardinale, la maestra Zina, la signora Deputatis) quando bambina venivo da Padula per trascorrere un mese a casa di zia Anita. Il professore era sempre affettuoso e gentile con noi e spesso ci regalava oggetti fatti da lui con il legno di ulivo che mia madre ha conservato.
(Olga Miserendino)
Postare la foto di un professore di tante generazioni passate e suscitare così tanti affettuosi commenti credo che sia una gran bella soddisfazione… e un atto d’amore che coinvolge, accomuna e si trasmette così a quelle attuali e future! D’obbligo, a questo punto, anche per me destare qualche ricordo tra i tanti: mi limito al paziente modo col quale ci insegnò a colorare con le giuste tonalità e sfumature le montagne che circondano il nostro Vallo di Diano, esercitandoci al gusto dell’osservazione attenta che avrebbe poi marcato il nostro “gusto della vita”… e poi quello strumento semplice, da lui stesso realizzato, con più quadrati sovrapposti che si aprivano nelle diverse direzioni, con cui ci spiegava in maniera efficacissima e indelebile le “proiezioni ortogonali”.
(Antonello Sica)
La proiezione ortogonale era uno dei suoi cavalli di battaglia. Con la prospettiva e la misurazione del vaso aiutandosi con una matita e il pollice (a me riusciva difficile col piccolo “mizzone” di matita che possedevo).
(Fernando Pepe)
Perfetto. Mi hai ravvivato un preciso ricordo temporaneamente svanito. Devo al prof. Frezzella le mie (pur modeste) capacità di capire le prospettive ed il disegno ornato. Le prime mi furono molto utili per superare più che decorosamente l’esame di disegno industriale ad ingegneria.
(Francesco S. Frasca)
Oggi San Pietro. Il mio ricordo è per il mio grande amico Pietro Frezzella. Foto 2
(Fernando Pepe)
Lo ricordo proprio con quella maglia del Sala abbiamo fatto tante battaglie e vinto un campionato insieme, ti ricordo sempre con grande affetto, un caro amico.
(Antonio Romano)
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