«Sotto il detto Sagro monte di S. Michele e, in distanza di un miglio dalla menzionata città di Sala su di un poggio elevato, in cui giungesi per istrada piana ed agevole, ornata di fruttiferi olivi, venerasi in un picciol Tempio, dedicato alla S. Madre Teresa di Gesù, una di lei insigne reliquia, e quivi ogni anno nel dì natale di detta Santa si celebra solenne festività con concorso de’ divoti per l’acquisto delle indulgenze. È detta Chiesa situata in una mia villa, ove oltre la prospettiva di amenissime campagne, godesi un’aria delicata e sana: e la vaghezza del luogo congiunta alla solitudine invita agli studi, ed alle contemplazioni … quivi cederono al comune fato i miei maggiori per cagione della orribile pestilenza, che nell’anno 1656 spopolò quasi tutto il Regno, e quivi parimente sono umilmente sepolti». (Costantino Gatta, Memorie topografico-storiche della Provincia di Lucania, Napoli – 1732)
(Angelo R. Donadio)
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