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Gaetano Esposito (Pittore) (Album)

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Descrizione

Questo è il certificato originale di nascita del pittore G. Esposito.
La storia è nota ma poco a Sala. Gaetano Esposito nacque a Salerno nel 1858 da Fortunata Principe e Antonio Esposito (marinaio) fin da piccolo manifestò le sue grandi doti di disegnatore e pittore, fu allievo di Filippo Palizzi e fece parte della “Scuola Napoletana dell’800” fu influenzato dall’arte di Eduardo Dalbono e Antonio Mancini. Si dedicò, con molta bravura, alle vedute panoramiche e ai ritratti. Il suo capolavoro conosciuto nel mondo è “Palazzo Donn’Anna” conservato nel Palazzo delle Belle Arti a Roma. Poi successe che una giovane maestrina, sua bellissima modella. si invaghì di lui ma egli la rifiutò vista la giovane età della stessa e l’opposizione della famiglia. La ragazza che pensava, forse, di non poter rinunciare al suo amore si suicidò lanciandosi da un balcone. Gaetano, roso dallo scrupolo di esserne stato la causa, cadde in una depressione sempre più devastante che nemmeno gli amici più cari potettero arginare. Rendendosi conto del suo stato mentale pensò di rifugiarsi a Sala dove aveva dei parenti (Senatore) e soprattutto sua sorella Caterina moglie di Alfonso Senatore dove andò a soggiornare (casa Tattarone prima di casa Frezzella-Chirichella). Nello scantinato di casa, una mattina la sua piccola nipote lo trovò impiccato. Lui è sepolto nel nostro Cimitero.
(Fernando Pepe)

Nella tradizione ebraica la memoria divina è giustizia e carità, la memoria dà vita agli assenti ed è un atto d’amore. Un atto d’amore fu quello di Adriano Romano quando ricercò e scrisse di Gaetano Esposito, delle sue opere e della sua permanenza a Sala Consilina. Il pittore, nato a Salerno, visse a Napoli dove si formò e dove una giovane diciottenne di Mergellina, bella e dal fisico snello fu sua modella. Lei si innamorò di lui fino a togliersi la vita, gettandosi dalla finestra, pensando a un amore impossibile. Il nostro pittore, insofferente, perse il conforto dell’arte e il controllo di se stesso, venne a Sala, presso la sorella Caterina e fu a Sala che si procurò la morte per impiccagione, il 7 aprile del 1911, alle ore 20,15. Aveva 53 anni. I suoi dipinti potrebbero ancora trovarsi in alcune case salesi; la sua tomba è nel nostro cimitero, non c’è più la foto sulla lapide trafugata da sconosciuti.
(Pas Salluzzi)

Il mio caro amico Adriano Romano ha dipinto il ritratto di Gaetano Esposito da una foto, facendolo da gran maestro qual è, io che sono un umile allievo ci provai qualche tempo dopo, dalla stessa foto, con questo piccolo omaggio al Maestro.
(Fernando Pepe)

Autoritratto del pittore Esposito Gaetano nel suo studio.
(Angelo R. Donadio)

Annuario degli Artisti napoletani viventi con foto ed elenco delle opere di Gaetano Esposito.
(Fernando Pepe)

Gaetano Esposito Pdf
(Fernando Pepe)

Sono sotto l’incubo di una grande sventura. – scriveva il povero Esposito in data 21 febbraio 1910 all’amico fraterno Carlo Chiarandà – La mia povera Venturina si è suicidata ed è morta! Vieni subito.” E in un’altra lettera di tre giorni dopo, scriveva ancora all’amico: “La mia malinconia sempre più m’invade! Le volevo molto bene, anche per la pietà che il suo tenero amore mi destava.”, in A. Schettini, Pittori dell’Ottocento: Gaetano Esposito, “Il Roma della domenica”, s.d. (1930?), p. 14
(Tiziana Rinaldi Castro)

Ritratto Carlotta Marchisio (1835-1872)
Soprano Italiano

Ritratto di Carlo Felice Nicolis, conte di Robilant (1826-1888)
Diplomatico, Generale e Politico Italiano
Collocazione: Palazzo della Farnesina – Roma

Ritratto di Pompeo Carafa di Noja (1827-1895)
Designer e cerimoniere per le Tavole Reali
Collocazione: Palazzo degli Uffizi – Firenze

Ritratto di Benedetto Cairoli (1825-1889)
Politico, Patriota e Militare Italiano
Collocazione: Palazzo della Farnesina – Roma
(Angelo R. Donadio)

Caterina Esposito, figlia di Antonio e Fortunata Principe, sorella di Gaetano, sposa Gaetano Senatore e si trasferisce a Sala Consilina. Nella sua casa il fratello maggiore Gaetano si suiciderà nel 1911. Albero (parziale) genealogico.
Descrizione dell’artista, nel Catalogo della 2 mostra salernitana d’arte, 1933 a Salerno.
(Fernando Pepe)

 

 

 

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