Da Sala Consilina, una caldeggiata richiesta di trasferimento. Era il 25 settembre del 1941.
Ecco il testo: “Carissimo Dottore, apprendo con vivo piacere la Vs/ reggenza a Trapani figurateVi quale gioia saperVi finalmente DIRETTORE Prov. I sani ns/progetti di un tempo, si sono verificati e si verificheranno con il Vs/ ritorno in Prov. di Salerno; a questo ci penserà l’onnipossente S.ANTONIO – che tanta cieca fiducia ci serbe. Della residenza assegnataVi, nei confronti di Napoli, come da Vs/desiderio non meno quello della gentile Signora, non ne siete rimasto forse troppo entusiasta, ma ben presto passerà il tempo, avendo ragione di tutto e di tutti. Ora, a miracolo compiuto – perché potete – ho bisogno che veniate in mio aiuto e chiedendoVi farmi trasferire a Trapani -poiché, come ebbi a dirVi a Padula giorni orsono, la Confederazione vuole trasferirmi, dunque non occorre altro, che in una delle Vs/ andate in Confederazione, promuovere il mio trasferimento – perché io avanzerò domanda – Conoscendomi molto bene (dopo circa 9 anni) penso che non Vi neghereste per due cose : sia perché Voi avete bisogno di una persona (che faccia da 5^ colonna in un ambiente nuovo) sia per esserVi utile, in qualche volta tanto, che aveste bisogno della mia persona — In attesa di ricevere un Vs/scritto, dove mi comunicate il giorno del Vs/ passaggio per Battipaglia, sempre ai Vs/ ordini, credetemi aff.mo”
Un’ altra lettera della Confederazione fascista degli agricoltori di Sala Consilina del 1941.
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