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Il volo dell’Angelo a Sala Consilina

  • Giancarmine Caputo
  • Giancarmin Caputo

Descrizione

Ogni comunità ha le sue usanze, a Sala Consilina dal 28 al 30 settembre si festeggia il santo patrono Michele Arcangelo, seguendo un antico e complesso rituale davvero spettacolare. Protagonista è un bambino, scelto tra i coetanei salesi con grande orgoglio della sua famiglia, che dimostra il profondo legame con questa tradizione. I festeggiamenti iniziano la sera del 28 quando, partendo dal quartiere di S. Eustachio, viene portata in processione a spalla una barca con a bordo il bambino nelle vesti di S. Michele, preceduta da una fiaccolata di ragazzi inneggianti al santo, da un suonatore di organetto e da “lu jardínu ri Sandu Micheli” (il giardino di S. Michele) un trofeo di uva, pampini e foglie d’edera.
Arrivati alla Chiesa Madre si simboleggia per tre volte l’entrata della barca nel luogo sacro: questa, come respinta, oscilla indietro secondo un rituale di allontanamento del Male. Il giorno seguente di fronte alla Chiesa di S. Eustachio si assiste con un po’ di trepidazione – soprattutto da parte dei genitori! – al Volo dell’Angelo. Il bambino-angelo viene agganciato ad un filo d’acciaio, sospeso a 10 metri di altezza, così da volare per tre volte, grazie ad un sistema di carrucole e funi manovrato da due uomini, sino alla statua di S. Michele, portando in offerta al patrono dei doni rituali.
Le immagini che seguono sono tratte dal libro di Pasquale Russo “A te, fervido Arcangelo”
(Giancarmine Caputo)

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