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Massoneria

  • Giancarmine Caputo
  • Fernando Pepe

Descrizione

Giuseppe APICELLA e la massoneria locale, avvocato e scrittore, fu uno dei capi della massoneria di Sala Consilina, direttore del periodico locale «La vedetta» (1910).
Ha scritto un saggio dal titolo La Massoneria (con licenza scritta del Gran Maestro dell’Ordine) sui principi della massoneria, stampato nel 1896 presso la tipografia De Marsico di Sala Consilina. In questo saggio di Apicella si legge: “Son ben molte le riforme cui la Massoneria tende, ma quelle finora pubblicamente conosciute sono le seguenti: 1° – Il divorzio 2° – L’obbligatorietà della precedenza del matrimonio civile 3° – La cremazione 4° – L’abolizione della legge sulle guarentigie 5° – L’arbitrato per la pace 6° – La società di tiro a segno.Tra le riforme poi che la Massoneria combatte è la conciliazione tra la Chiesa e lo Stato”. Il prezzo di questo opuscolo era di lire 1,00 Ha scritto, inoltre, dei versi (L’amore nel 1886 e Dal Cuore nel 1891), il saggio “Considerazioni generali sulla Costituzione politica degli Stati (1888), un racconto dal titolo “Vieni!” (1890) e “In morte di Vincenzo Santelmo*” (1892).
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Vincenzo Santelmo era il capitano della Guarda Nazionale di Padula. La Guardia Nazionale era un nuovo organismo di difesa armata del territorio su base comunale che si occupava dell’ordine pubblico e della lotta al brigantaggio.
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Il saggio sulla Massoneria è stato digitalizzato dall’originale presso l’Harward University. Posso inviare il presente saggio, in formato digitale, a chi è interessato.
(Giancarmine Caputo)

Un articolo su Apicella.
(Fernando Pepe)

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