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Madonna del latte

  • Pas Salluzzi

Descrizione

A Sala Consilina è un termine che sta a indicare sia la cappella omonima che la contrada, alla periferia del paese. La festa cade nel giorno dell’Ascensione; fino a mezzo secolo fa era diffusa la tradizione che i produttori di latte dovevano darlo a vicini ed amici. Il piatto tipico della giornata era quello dei tagliolini col latte, insaporiti con la cannella. Si donava il latte perché una leggenda narrata da un contadino ricorda che la Madonna, che ha sempre dato, una volta chiese un po’ di latte per il Bambino; il pastore al quale si era rivolto si affretta a coprire il CACCAVU (caldaia usata per cagliare il latte); la Madonna lo maledisse esclamando:
-Pozzi fa’ tand’anni lu cucùlo
-Ppi cquanda stizz ri latti tieni sutt’a lu culu!

(Che tu possa fare tanti anni il cucùlo/ per quante gocce di latte hai sotto al sedere).
Il cuculo è l’uccello più cattivo perché nidifica nel nido altrui.
Giorgio Garone, classe 1936, spiega anche perché questa tradizione coincide col giorno dell’Ascensione. Perché quando Gesù ascese al cielo, era stato avvolto in una nuvola bianca come il latte: così gli aveva detto la nonna.
(Pas Salluzzi)

Ricordo la bella registrazione concessami dall’amico Giorgio e altre notizie per quanto riguarda la devozione alla Madonna del latte per un mio scritto sul culto della Madonna del latte in Sala Consilina in fase di ristrutturazione e riporto il citato racconto, lieto che venga ricordato l’amico Giorgino Garone.
(Carmine Greco)

Da ragazzini si andava nel pantano col “carruocciulu“ a chiedere il latte, il giorno dopo alla chiazzarella pasta col latte. Qualcuno sicuramente se ne ricorda.
(Antonio D’Amato)

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